Giarre Cronistoria della crisi /2 La revoca dell'assessorato e l'"esclusione" del nuovo gruppo

E’ stato un San Valentino dei litiganti quello che si è consumato ieri nella politica giarrese. A sorpresa il sindaco Angelo D'Anna, con al determina sindacale n.5 del 2018, ha  revocato l'incarico all’assessore Piero Mangano. «Ho ritenuto necessario provvedere alla revoca – ha dichiarato in un comunicato il sindaco - essendo venute meno le condizioni politiche che ne potessero permettere la continuità del rapporto di collaborazione in seno alla giunta comunale. Esprimo ringraziamento per l’opera svolta da Pietro Mangano nel periodo di attività amministrativa svolta».
Due comunicati spiegano le motivazioni del movimento politico “Città viva” e dei suoi alleati: Giarre Bene Comune e I 4 Canti - Partecipazione e Progresso. Nel primo si afferma che «Le ultime vicende verificatesi in seno al Consiglio comunale del 12 febbraio, con la costituzione di un nuovo gruppo consiliare e soprattutto con le relative dichiarazioni del capogruppo e l'andamento dei lavori e relative votazioni, disattendendo le linee di azione concordate nelle ultime settimane, inducono Città viva a rivalutare gli assetti politici. Le posizioni saranno assunte a tutela del progetto originale e degli obiettivi che hanno ottenuto il largo consenso della cittadinanza». Nel secondo si aggiunge: «A seguito di valutazioni politiche condivise con gli alleati, consequenziali ai fatti dei giorni scorsi, si è giunti alla determinazione di non considerare più parte della coalizione che sostiene l'amministrazione D'Anna il gruppo che si è recentemente costituito in Consiglio comunale, composto dai Consiglieri Giusi Savoca, Giuseppe Leotta, Maurizio Arena e l'assessore di riferimento di questo gruppo, Piero Mangano, a cui sono state revocate le deleghe».
Il nuovo gruppo consiliare avrebbe potuto chiedere una verifica di maggioranza e avanzare la richiesta di un nuovo assessorato e quindi condizionare fortemente l'amministrazione. Prima, quindi, che mettesse all'angolo il sindaco e Città viva si è pensato di neutralizzarli.
Ma il mandare, di fatto, all'opposizione i tre consiglieri del nuovo gruppo significa per D’Anna perdere la maggioranza in Consiglio comunale. Ipotesi di cui sono consapevoli i membri di Città viva; e qualcuno evidenzia che a Riposto e Mascali i sindaci da tempo amministrano senza maggioranza.
MGL
15 febbraio 2018

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